La legge di conversione del decreto per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali approda in Gazzetta Ufficiale. Tante le novità per i lavoratori appartenenti alle categorie deboli, con particolare riferimento ai riders che trovano finalmente nuove tutele a partire dalla copertura assicurativa obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, fino alla previsione di una retribuzione di base. Nel decreto nuove disposizioni sulla cessazione della qualifica di rifiuto – End of waste per le imprese che si occupano del recupero di prodotti da reimmettere sul mercato.E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 257 del 2 novembre 2019 la legge n. 128/2019, di conversione del D.L. n. 101/2019 che interviene con una serie di misure a tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali.Il provvedimento provvede alla tutela economica e normativa di determinate categorie di lavoratori particolarmente deboli, quali i riders, i lavoratori con disabilità, i lavoratori socialmente utili ed i precari. Contiene inoltre disposizioni per supportare la fase di attuazione del reddito di cittadinanza e per la disciplina delle assunzioni in ANPAL servizi S.p.a.Previste anche nuove misure relative alla cessazione della qualifica di rifiuto (End of waste), che consentono a scarti e rifiuti riciclati di tornare ad essere veri e propri prodotti da reimmettere in commercio.
Nuove tutele per i riders
I riders che operano per le piattaforme digitali effettuando consegne a domicilio, occupati con rapporti di lavoro non subordinato, saranno soggetti a copertura assicurativa obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. La retribuzione a base oraria viene riconosciuta sempre che il lavoratore accetti almeno una chiamata e può essere integrata da una quota erogata a cottimo.I riders in possesso di un rapporto di collaborazione non dipendente beneficeranno di una presunzione assoluta di subordinazione, ex art. 2 D.Lgs. n. 81 del 2015, qualora le prestazioni fornite siano esclusivamente personali, ovvero senza l’ausilio di altri soggetti, continuative e le cui modalità di esecuzione siano organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi ed al luogo di lavoro (etero-organizzazione).
Lavori socialmente utili
Il provvedimento prevede la proroga al 31 dicembre 2019 delle convenzioni sottoscritte tra Ministero del Lavoro e Regioni. La proroga coinvolge anche i contratti a tempo determinato nell’ambito dei programmi di stabilizzazione occupazionali. La medesima misura era stata già prorogata al 31 ottobre 2019 dalla Legge di Bilancio 2019.
Cassa integrazione
Il D.Lgs. n. 148 del 2015 di riordino degli ammortizzatori sociali ha previsto un importo del contributo addizionale pari al:a) 9 per cento della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate, per i periodi di CIGO e CIGS fruiti anche in più interventi fino al limite complessivo di 52 settimane in un quinquennio mobileb) 12 per cento oltre il limite di cui alla lettera a) e sino a 104 settimane in un quinquennio mobilec) 15 per cento oltre il limite di cui alla lettera b), in un quinquennio mobile.Il contributo addizionale non si applica alle imprese sottoposte a procedure concorsuali, ivi compresa l’amministrazione controllata.La legge in esame prevede l’esonero dal versamento della contribuzione addizionale in caso di ricorso ad integrazione salariale straordinaria per quelle imprese che:- appartengono al settore della fabbricazione degli elettrodomestici;- hanno unità produttive nel territorio nazionale e almeno una di essa in area di crisi industriale complessa; – occupano più di 4.000 lavoratori e hanno stipulato un contratto di solidarietà finalizzato al mantenimento dell’occupazione tramite riduzione dell’orario di lavoro avviata nell’anno 2019 per almeno 15 mesi.Si prevede inoltre il finanziamento straordinario degli ammortizzatori sociali dei lavoratori occupati nelle aree di crisi industriali complesse in Sardegna ed in Sicilia e nella Provincia di Isernia.
Gestione separata
Il legislatore interviene direttamente anche a favore dei lavoratori parasubordinati iscritti alla Gestione separata INPS, non titolari di pensione e privi di altra tutela obbligatoria, aumentandone le garanzie, per malattia e maternità.I soggetti iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, hanno diritto all’indennità giornaliera di malattia, di degenza ospedaliera, al congedo di maternità e il congedo parentale, purchè in possesso di un mese (non più tre mesi) di contributi versati alla Gestione separata INPS nei 12 mesi precedenti la data di inizio dell’evento o dell’inizio del periodo indennizzabile.Stesso requisito meno restrittivo viene previsto anche per accedere all’indennità di disoccupazione da parte dei collaboratori coordinati e continuativi, “Dis-coll“, in base a quanto previsto dall’articolo 2 del D.L. n. 101/2019. Inoltre, viene raddoppiata la misura dell’indennità di degenza ospedaliera.
Misure a favore dell’Anpal
All’ANPAL Servizi Spa è destinato un contributo pari a 10 milioni di euro per l’anno 2019 per il funzionamento e di 1 milione di euro annui a decorrere dall’anno 2019 per le ulteriori spese di personale.
Nuove regole ISEE
A decorrere dal 1° gennaio 2020, la DSU ha validità dal momento della presentazione fino al successivo 31 dicembre. In ciascun anno, a decorrere dal 2020, all’inizio del periodo di validità, fissato al 1° gennaio, i dati sui redditi e sui patrimoni presenti nella DSU sono aggiornati prendendo a riferimento il secondo anno precedente. Resta ferma la possibilità di aggiornare i dati prendendo a riferimento i redditi e i patrimoni dell’anno precedente, qualora vi sia convenienza per il nucleo familiare, mediante modalità estensive dell’ISEE corrente che dovranno essere individuate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
End of Waste
Tra le novità del provvedimento le disposizioni sulla cessazione della qualifica di rifiuto (End of waste), che consente a scarti e rifiuti differenziati e recuperati di divenire veri e propri prodotti da reimmettere sul mercato.
FONTE: Ipsoa 4 Novembre 2019