Nuova IMU: occorre ripartire il carico fiscale tra utilizzatori e proprietari

Il CNDCEC ha pubblicato l’audizione dinanzi alla VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati sull’istituzione dell’imposta municipale sugli immobili (nuova IMU).Il CNDCEC espresso la propria adesione alla nuova proposta di legge come intervento di semplificazione rilevante e ha avanzato diverse proposte nel corso dell’audizione, come il cambio di logica fiscale sui casi di “mancato utilizzo”, ripartizione del carico fiscale tra utilizzatori e proprietari, modalità di riscossione dell’imposta comunale, deducibilità dell’Imu dalle imposte sui redditi.È necessario non solo la razionalizzazione della disciplina esistente, ma anche apportare alcune importanti modifiche.Ad esempio, è importante per il CNDCEC modificare l’impianto disciplinare che prevede lo stesso identico carico fiscale IMU per un medesimo immobile utilizzato o non utilizzato, e che sottopone a IRPEF, nella misura del 50%, il reddito degli immobili ad uso abitativo non locati situati nello stesso Comune nel quale si trova l’immobile adibito ad abitazione principale, anche se assoggettati a IMU.Inoltre, vi deve essere un’equa ripartizione del carico fiscale tra utilizzatori e proprietari degli immobili.Per i Commercialisti l’accorpamento della TASI nell’IMU dovrebbe essere attuata con modalità da ripartire in modo più adeguato il carico fiscale tra l’utilizzatore e il proprietario per non trasformare l’IMU in una “superpatrimoniale” che penalizza una volta di più i proprietari degli immobili che restano inutilizzati, rispetto a quelli degli immobili che trovano un loro utilizzo.Sarebbe importante anche operare una piccola riduzione dell’imposta o la possibilità di differire il versamento per gli immobili situati nei Comuni che non abbiano ancora predisposto, dal 2021 in avanti, le procedure previste nella proposta di legge per rendere disponibili ai contribuenti i modelli di pagamento precompilati.Per i Commercialisti si potrebbe prevedere una riduzione del 5-10%, con un tetto massimo di 50 euro, a titolo compensativo per il contribuente che dovrà calcolare da solo l’imposta dovuta o la possibilità di differire il versamento di 30 o 60 giorni rispetto alla scadenza.Tra l’altro, in virtù del fatto che la proposta di legge stabilisce che la nuova IMU è deducibiledalle imposte sui redditi nella misura del 60%, secondo i Commercialisti è necessario coordinare il testo con gli interventi del decreto Crescita per effetto dei quali è già previsto nei prossimi anni un aumento della soglia di deducibilità dell’IMU che supera il limite del 60% e, a partire dal 2023, arriva al 100%.Quanto alle procedure concorsuali, è stato suggerito di estendere la previsione del pagamento dell’IMU a valere sul ricavato della vendita dell’immobile anche nel caso del concordato preventivo liquidatorio, dove la gestione della procedura è normalmente affetta dalle stesse carenze di liquidità della procedura di fallimento.

Fonte, IPSOA 11/07/2019