Reddito di cittadinanza: l’INPS sblocca gli incentivi per le assunzioni

L’INPS rende operativa la prima fase della procedura che consentirà ai datori di lavoro di applicare il nuovo sgravio contributivo introdotto dalla L. n. 4 del 2019, disciplinando le modalità di richiesta del beneficio. Le assunzioni incentivate sono quelle a tempo indeterminato che riguardano soggetti beneficiari del Reddito di cittadinanza. Le aziende interessate possono inoltrare istanza telematica attraverso il Portale agevolazioni disponibile sul portale istituzionale. Ad esito della stessa, l’INPS provvede ad effettuare la prenotazione delle risorse spettanti e a dare esito positivo all’istanza.Diviene finalmente operativa la disciplina dello sgravio previsto dalla D.L. n. 4 del 29 gennaio 2019 per i datori di lavoro che assumono, con contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato, i beneficiari del Reddito di cittadinanza: l’INPS ha pubblicato la circolare n. 104 del 19 luglio 2019, con cui fornisce le modalità di richiesta dell’incentivo.Consulta il dossier Reddito di cittadinanzaIn caso di assunzione a tempo pieno e indeterminato del beneficiario del Rdc, è previsto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro e del lavoratore nel limite dell’importo mensile del Reddito di cittadinanza spettante al lavoratore all’atto dell’assunzione, con un tetto mensile di 780 euro.La durata dell’incentivo è pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute dal beneficiario del Rdc fino alla data di assunzione, con un minimo pari a cinque mensilità.Qualora la successiva assunzione del beneficiario del Rdc riguardi un’attività lavorativa coerente con il percorso formativo seguito in base al citato Patto di formazione, il predetto incentivo è attribuito, sempre in forma di sgravio contributivo, all’Ente di formazione accreditato che ha garantito al lavoratore assunto il percorso formativo o di riqualificazione professionale, in misura pari alla metà del suo importo, con un tetto mensile di 390 euro. L’altra metà dell’incentivo, sempre nel rispetto del tetto mensile di 390 euro, è fruita dal datore di lavoro che assume il beneficiario del Rdc.

Requisiti di base

Il diritto agli incentivi di cui si tratta è subordinato al rispetto delle seguenti condizioni:- incremento occupazionale netto del numero di dipendenti assunti a tempo indeterminato;- rispetto dei principi generali per la fruizione degli incentivi stabiliti dall’articolo 31 del D.lgs n. 150/2015;- possesso del DURC;- rispetto normativa sul collocamento dei disabili;- rispetto disciplina de minimis.In caso di licenziamento del lavoratore beneficiario del Rdc effettuato nei trentasei mesi successivi all’assunzione, il datore di lavoro è tenuto alla restituzione dell’incentivo fruito con l’applicazione delle sanzioni civili calcolate in base al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti percentuali in ragione di anno.L’esonero può essere riconosciuto ai soli datori di lavoro privati che abbiano provveduto a comunicare alla piattaforma digitale dedicata al Rdc presso l’ANPAL la disponibilità dei posti vacanti.Revoca del beneficioIn caso di licenziamento effettuato nei trentasei mesi successivi all’assunzione del lavoratore beneficiario del Rdc, che il datore di lavoro sia tenuto a:- restituire l’esonero relativo alla contribuzione datoriale;- restituire l’esonero della contribuzione posta a carico del lavoratore;- applicare le sanzioni civili calcolate in base al tasso di riferimento maggiorato di 5,5 punti percentuali in ragione di anno.Una ipotesi è costituita dal fatto che il licenziamento sia stato legittimamente intimato per giusta causa o per giustificato motivo (art. 8, commi 1 e 2, del D.L. n. 4/2019).L’incentivo fruito deve essere altresì restituito anche in caso di:- recesso dal contratto al termine del periodo formativo del contratto di apprendistato;- interruzione del rapporto di lavoro a seguito di recesso del datore di lavoro durante il periodo di prova (art. 2096 c.c.).- dimissioni per giusta causa.Nessuna conseguenza è prevista, invece, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, in applicazione di clausola contrattuale prevista dal contratto collettivo di automatica risoluzione del rapporto lavorativo, al raggiungimento dell’età pensionabile del dipendente.

Portabilità del beneficio

La fruizione dell’esonero residuo non goduto è trasferibile nei confronti del cessionario:- nelle ipotesi di cessione del contratto a tempo indeterminato, con passaggio del dipendente al cessionario;- in caso di trasferimento di azienda.Diversamente, il datore di lavoro che subentra nella fornitura di servizi in appalto e che assume, in attuazione di un obbligo preesistente stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva, un lavoratore per il quale il datore di lavoro cessante stava fruendo dell’incentivo per l’assunzione di un beneficiario del Rdc non preserva il diritto alla fruizione dell’incentivo. In questo caso, infatti, il rapporto di lavoro agevolato giunge ad effettiva cessazione e si realizza un nuovo rapporto di lavoro, ancorché caratterizzato da elementi che sul piano sostanziale prefigurano soluzioni di continuità con il previgente rapporto.

Portale agevolazioni

Il datore di lavoro deve inoltrare all’INPS una domanda di ammissione all’agevolazione. A tal fine l’Istituto sta provvedendo alla predisposizione di un apposito modulo online che sarà reso disponibile all’interno della sezione del portale istituzionale denominata “Portale Agevolazioni” (ex sezione DiResCo).L’INPS, una volta ricevuta la domanda telematica, provvede a svolgere le seguenti operazioni:- determinazione dell’ammontare e della durata del beneficio spettante in base alle informazioni sul Reddito di cittadinanza in suo possesso e in base all’ammontare dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro e del lavoratore dichiarati nella richiesta;- verifica della possibilità di riconoscere aiuti de minimis, attraverso la consultazione del Registro Nazionale degli Aiuti di Stato;- comunicazione di accoglimento della domanda con elaborazione del relativo piano di fruizione, con riconoscimento dell’ammontare massimo dell’agevolazione che potrà essere fruita nelle denunce contributive.

Casi particolari

L’unico incentivo per cui il legislatore ha ammesso la cumulabilità con l’esonero contributivo per l’assunzione a tempo indeterminato e in regime di tempo pieno del beneficiario del Rdc è lo sgravio previsto dall’articolo 1, comma 247, della legge n. 145/2018, per le assunzioni, previste da appositi programmi operativi nazionali e regionali e dai programmi operativi complementari, nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, di soggetti che non abbiano compiuto trentacinque anni di età ovvero di almeno trentacinque anni di età che risultino privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.Leggi ancheBonus occupazione Sud: come chiedere gli sgravi contributivi all’INPSPoiché lo sgravio previsto per l’assunzione di beneficiari del Rdc prevede l’esonero anche dei contributi a carico del lavoratore, in caso di esaurimento degli esoneri contributivi verificatosi a seguito del suddetto cumulo, la fruizione dell’incentivo per l’assunzione di beneficiari del Rdc sotto forma di credito di imposta, per cui è atteso un apposito decreto.In presenza di un nucleo familiare composto da più soggetti per i quali è previsto l’inserimento lavorativo, è possibile riconoscere lo sgravio in trattazione anche per più di un’assunzione dei componenti del medesimo nucleo, purché, a seguito della prima assunzione incentivata, sussista un eventuale residuo di Rdc.Il lavoratore assunto è tenuto a comunicare, entro 30 giorni dall’avvio dell’attività, il reddito previsto per l’anno solare dell’assunzione.Il maggior reddito da lavoro concorre, a decorrere dal mese successivo a quello della variazione, alla determinazione del beneficio nella misura dell’80%, rideterminando conseguentemente l’importo mensile del Rdc, che costituirà il nuovo tetto per le ulteriori eventuali assunzioni di membri del nucleo.

FONTE – Ipsoa 22 Luglio 2019